I workshop del 6-7 dicembre – “Merry Crafts’mas @Details – Mini Expo di Natale”
Vincitori della selezione per il “Merry Crafts’mas @Details – Mini Expo di Natale”
LABORATORIO Sabato 6 Dicembre
ore 17:30 – 19:30 #cheilvintagesiaconvoi upcycling di vestiti
PRENOTAZIONE: sbrodolate@gmail.com
WazArs: Dov’è nata e cresciuta e dove vive adesso?
Francesca L+S: Sono nata a Brescia e cresciuta in un paesino collinare tra Brescia ed il lago di Garda. Ho vissuto una piccola parentesi della mia vita a Milano, per poi rientrare nuovamente nel bresciano (fa pure rima). Ogni mese cerco di scoprire una città nuova italiana o europea ed ogni volta cresco un poco e sento di aver trovato una nuova casa.
Qual è stata l’influenza di questi “suoi” luoghi sulle sue creazioni?
I luoghi che più hanno influenzato le mie creazioni sono paradossalmente casa e negozio di famiglia. Casa per il rumore della macchina da cucire di mamma la sera e negozio per i metri di stoffa colorata e dalle mille geometrie. Tutte le altre città che ho incontrato, a partire da Milano, mi hanno avvicinato invece alla moda ed al suo fascino.
Quand’è nata l’idea di dedicarsi alla manualità creativa? Come sono stati gli inizi? Quali le motivazioni?
La manualità creativa è sempre stata presente nella mia vita e la vena artistica di mia madre è sicuramente stata l’influenza più grande. Concretamente, però, tutto è nato con la conoscenza di Laura Baresi di Ladylike Knit Design a Londra. Pazzesco come da un incontro possa nascere una vera e propria collaborazione.
Cos’è cambiato rispetto agli esordi? Ci sono state delle lezioni apprese, degli errori da non commettere più?
Essendo il mio esordio parecchio recente, credo di dover ancora vivere le gioie e i dolori del caso. Ciò che mi sono ripromessa, indipendentemente da quello che “vedrò”, è che tentar non nuoce! Creare mi rende felice e mi isola dal mondo circostante!
Come ha imparato a fare quel che fa?
Ho imparato a disegnare e cucire da mia madre, che a sua volta aveva imparato dalla nonna. Tradizione di famiglia, unita a tanta curiosità per ciò che sono creatività e styling nel campo della moda.
C’è una filosofia retrostante? È soprattutto la passione a guidarla?
Non c’è alcuna filosofia retrostante, faccio semplicemente ciò che mi piace fare e che penso in quel momento possa rendermi felice e soddisfatta.
Di cosa non potrebbe fare a meno nella sua attività?
Nella mia attività non potrei fare a meno di osservare il look dei passanti, il famoso “street style”, e scrivere tutto ciò che mi viene in mente a riguardo. Inoltre non potrei fare a meno di sfogliare riviste di moda e ritagliare le fotografie che mi colpiscono. Le conservo tutte!
Qual è il suo stile? Ci sono dei modelli ai quali si ispira?
Sono follemente innamorata di Missoni, dei suoi colori e delle sue geometrie, nonché dei materiali utilizzati nelle sue collezioni. Per me è una grandissima fonte di ispirazione! Sono persino cresciuta sui suoi tappeti e sotto le sue coperte!
Ci sono delle cose che fa per rendere il suo ambiente di lavoro più piacevole, accogliente, stimolante?
Cerco sempre di circondarmi di colori/fotografie/grafiche/disegni e, perché no, di musica e di un buon bicchiere di vino rosso.
Da dove trae ispirazione, in genere?
La mia fonte di ispirazione maggiore risiede nel viaggiare e quindi conoscere nuove culture, suoni, colori e sapori. Arricchisce sicuramente la mia vita e, di conseguenza, alimenta la mia creatività.
Quand’è che si sente più ispirata, più creativa, normalmente?
Generalmente, rientrata da un viaggio o anche solo da un weekend fuori porta, mi sento più creativa e mi metto subito all’opera. Durante la mia quotidianità il momento della giornata in cui mi sento più ispirata è il tramonto.
È riuscita a trovare un metodo di lavoro, un modo per organizzare al meglio tempi e spazi?
La mia taverna è ormai diventata un laboratorio sempre in movimento. Il trucco per me sta nel non trasformare questa passione in un vero e proprio lavoro, fatto di scadenze, pressioni e quant’altro. Scendo le scale, ascolto un po’ di musica, mi rilasso e involontariamente mi metto all’opera, alcune volte semplicemente sfogliando una rivista o abbozzando un disegno, altre selezionando e tagliando stoffe, altre ancora cucendo, oppure, perché no, scrivendo un post su Sbrodolate’s blog.
Come reagisce ai blocchi creativi, le pause involontarie nell’ispirazione?
Mi fermo e mi prendo una pausa!
Viviamo in un mondo di produzione e consumo massificati e istantanei. C’è ancora un futuro per la manualità creativa?
Prima o poi i nostri guardaroba strariperanno di vestiti ed accessori e saremo costretti a uscire di casa per far spazio a tutto. O forse inizieremo a rivendere o forse ancora riadatteremo ciò che abbiamo, ad esempio tagliando da una vecchia gonna la stoffa a fiori per trasformarla in una cintura. Creatività e manualità sono le basi del recycling.